lunedì 17 maggio 2010

3 – Che cos’è il battesimo di desiderio?

Che cos’è il battesimo d’acqua?
È il battesimo rituale, ufficiale, quello celebrato in chiesa, quello che abbiamo ricevuto noi, quello che viene scrupolosamente annotato nei registri parrocchiali: lo conoscete tutti. Ne parleremo in seguito.
Che cos’è il battesimo di desiderio?
È il battesimo di sincerità, di onestà. Questo battesimo non comporta alcuna conoscenza esplicita né di Gesù Cristo, né della chiesa, né del battesimo di acqua. È il battesimo di solo Spirito Santo che soffia dove vuole e ispira a chi vuole un inizio di buona volontà. Raggiunge tutti coloro che non rifiutano con ostinazione quel po’ di luce che giunge fino a loro. ...

Teniamo presente che battezzare significa immergere. Leggiamo ciò che dice san Paolo (1Cor 10): ci mette sulla buona strada per capire questa immersione, questo battesimo universale nell’amore di Dio, nello Spirito di Dio: "Non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo" (1Cor 10, 1-4). Il popolo di Dio stava fuggendo dall’Egitto. Con segni materiali, oggi diremmo con dei "sacramenti", la potenza e l’amore di Dio lo conduceva come per mano prendendosi cura di lui. Cristo, già prima di nascere, mandava su questo popolo i raggi benefici della sua morte e risurrezione futura: "Cristo è morto per tutti, è risorto per tutti" (2Cor 5, 14; ecc.); tutti gli ebrei dell’esodo "furono battezzati nella nuvola e nel mare" (1Cor 10, 2), cioè nello Spirito e nell’acqua: la grazia del battesimo li raggiungeva già sotto queste figure, queste prefigurazioni del battesimo. "Tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale… il Cristo" (1Cor 10, 3-4): sotto queste figure, già li vivificava misteriosamente la grazia dell’eucaristia.
Che cosa significa tutto questo? Che cosa vogliamo dire, dimostrare? Che la salvezza universale è in Gesù Cristo morto e risorto. Che, con la sua risurrezione egli è divenuto il Signore, cioè il centro vivente di tutto l’universo di prima e di dopo, da Adamo fino alla fine del mondo. Che tutti gli uomini per il solo fatto di essere uomini come Gesù e con Gesù risorto, sono "immersi", battezzati, in quell’evento di salvezza che è la persona di Gesù Cristo, lo sappiano o no.
È questo il senso originale del battesimo: l’uomo è immerso nell’evento della salvezza, l’uomo è immerso in Gesù Cristo. Per il solo fatto di appartenere alla creazione operata dal Padre attraverso Gesù salvatore, a questa creazione inaugurata quando "in principio" lo Spirito di vita e d’amore del Padre aleggiava sulle acque, per il solo fatto di appartenere all’umanità, di essere uomini, tutti sono solidali con l’umanità di Gesù salvatore, morta in lui, risorta in lui, salita al cielo con lui.
È questo il meraviglioso mistero, che deve essere esplicitato, accolto e celebrato attraverso il battesimo d’acqua per coloro che sono condotti alla conoscenza di Gesù Cristo e della sua chiesa. Ma non è riservato solo per loro: l’evento della salvezza è il battesimo di sangue di Gesù Cristo, sangue versato per tutti. A Giacomo e a Giovanni che gli chiedevano: "Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra", Gesù rispose: "Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?" (Mc 10, 37-38). Il che significa: Io sto per versare il mio sangue, sto per essere "immerso" in un abisso di sofferenze, nella morte e nella tomba. Questo è il battesimo del Signore del mondo. Dice ancora Gesù: "Il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete" (Mc 10, 39), che significa: Tutti gli uomini saranno immersi in questo evento di salvezza, immersi in Gesù, in Gesù crocifisso. Vi saranno immersi, "battezzati", per il solo fatto di esistere come uomini, perché Cristo risorto è il nuovo Adamo, il capo della nuova umanità, il Signore degli uomini e del cosmo. Dice Gesù: "Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12, 32) o come si legge in alcuni codici: "attirerò tutto a me", attirerò a me l’universo intero.
Resi conformi a Cristo per le tribolazioni della loro vita, immersi nella sua morte per la loro stessa morte, gli uomini andranno incontro alla sua risurrezione.

- segue -

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