sabato 26 febbraio 2011
5. La nuova nascita della riconciliazione
La riconciliazione trova il suo avvio nell’iniziativa preveniente dell’amore misericordioso di Dio. Questo amore non si arrende davanti al rifiuto dell’uomo, ma rivela la sua sconfinata profondità nella volontà salvifica di Dio. Egli è venuto incontro a noi nella persona di Gesù e ha reso possibile quello che era impossibile alle sole nostre forze: la nostra riconciliazione con Dio. ...
domenica 20 febbraio 2011
4. Il peccato è il male di Dio
Salmo 50
Quando parliamo della legge di Dio non dobbiamo pensare a una serie di comandi arbitrari con cui egli afferma il suo dominio, ma piuttosto a una serie di indicazioni segnaletiche sulla via della nostra realizzazione umana. I comandamenti di Dio non esprimono tanto il suo dominio quanto la sua sollecitudine. Dentro ogni comandamento di Dio c’è iscritto questo comandamento: Diventa te stesso. Realizza le possibilità di vita che ti ho dato. Io per te non voglio altro che la tua pienezza di vita e di felicità. ...
venerdì 11 febbraio 2011
3. Il peccato è il male dell’uomo
Prima di essere una disubbidienza e un’offesa a Dio, il peccato è il male dell’uomo, è un fallimento, una distruzione di ciò che rende uomo l’uomo. Il peccato è una realtà misteriosa che incide tragicamente sull’uomo. La terribilità del peccato è difficile da comprendere: è visibile del tutto solo alla luce della fede e della parola di Dio. Ma qualcosa della sua terribilità appare già anche a uno sguardo umano, se si considerano gli effetti devastanti che esso produce nel mondo dell’uomo. Basta pensare a tutte le guerre e gli odi che hanno insanguinato il mondo, a tutte le schiavitù del vizio, alla stupidità e alla irrazionalità personale e collettiva che hanno causato tante sofferenze note e ignote. La storia dell’uomo è un mattatoio!
Tutte queste forme di fallimento, di tragedia, di sofferenza, nascono in qualche modo dal peccato e sono legate al peccato. È quindi possibile scoprire un collegamento reale tra l’egoismo, la viltà, l’inerzia e la cupidigia dell’uomo e questi mali individuali e collettivi che sono la manifestazione inequivocabile del peccato. ...
Tutte queste forme di fallimento, di tragedia, di sofferenza, nascono in qualche modo dal peccato e sono legate al peccato. È quindi possibile scoprire un collegamento reale tra l’egoismo, la viltà, l’inerzia e la cupidigia dell’uomo e questi mali individuali e collettivi che sono la manifestazione inequivocabile del peccato. ...
giovedì 3 febbraio 2011
2. Concezioni inadeguate del peccato
La nostra cultura tende a nascondere ai singoli i legami di solidarietà che legano le loro scelte buone e cattive al destino proprio e degli altri. Le ideologie politiche tendono a convincere i singoli e i gruppi che la colpa è sempre degli altri. Si promette sempre di più e non si ha il coraggio di fare appello alla responsabilità dei singoli verso il bene generale. In una cultura della non-responsabilità, la concezione prevalentemente legalistica del peccato, trasmessaci dalla catechesi di una volta, perde ogni senso e finisce per cadere. Nella concezione legalistica il peccato viene considerato essenzialmente come disubbidienza alla legge di Dio, quindi come rifiuto di sottomettersi al suo dominio. In un mondo come il nostro in cui si esalta la libertà, l’ubbidienza non è più considerata una virtù e quindi il disubbidire non è considerato un male, ma una forma di emancipazione che rende l’uomo libero e gli restituisce la sua dignità. ...
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