lunedì 29 marzo 2010

6 - Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra

image La volontà del Padre nostro è “che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità” (1Tm 2,4).
Il suo comandamento, che compendia tutti gli altri e ci manifesta la sua volontà, è che ci amiamo gli uni gli altri, come egli ci ha amato. “Dio ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà... il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose... In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà” (Ef 1,9-11).
Dicendo: Padre, sia fatta la tua volontà noi chiediamo con insistenza che si realizzi pienamente questo disegno della benevolenza di Dio sulla terra, come è già realizzato in cielo.
Entrando nel mondo, Cristo dice: “Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà” (Eb 10,5-7).
E durante la sua vita terrena ci ha detto: “Io non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato (Gv 5,30); “Io faccio sempre le cose che gli sono gradite” (Gv 8,29).

martedì 23 marzo 2010

5 - Venga il tuo regno

vengailtuoregno Il regno di Dio è l’argomento essenziale della predicazione di Gesù. I Vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca) parlano un centinaio di volte del regno di Dio o del regno dei cieli.
Davanti a Pilato, Gesù dichiara: “Il mio regno non è di questo mondo” (Gv 18,36).
Il regno di Dio non è come i regni di questo mondo. Non è conquistato e conservato con le armi, non è il risultato di un successo politico o elettorale. Il regno di Dio è la forza dell’amore di Dio che solleva il mondo dalla perdizione alla salvezza. “Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui” (Gv 3,16-17). “Ringraziamo con gioia il Padre chi ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati” (Col 1,12-13).
Il dominio regale e salvifico di Dio si realizza mediante la liberazione dal peccato, che è il rifiuto della signoria del Padre celeste. ...

lunedì 15 marzo 2010

4 - Sia santificato il tuo nome


Il nome, nel linguaggio della Bibbia, esprime l’essere, il carattere, la funzione di colui che lo porta. Il nome di Dio è Dio stesso come l’abbiamo conosciuto dal Figlio Gesù.
Sul finire della sua vita terrena Gesù ha detto al Padre: “Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo (Gv 17,6).
Domandare che il nome di Dio sia santificato vuol dire chiedere che egli sia conosciuto da tutti come il Santo (Άγίοσ significa non di questa terra), colui che è totalmente diverso da ogni altro essere, “il solo che possiede l’immortalità, che abita in una luce inaccessibile; che nessuno tra gli uomini ha mai visto né può vedere” (1Tm 6,16).

lunedì 8 marzo 2010

3 - Padre nostro che sei nei cieli

creazione_uomo
Fin dalle prime parole la Preghiera del Signore ci introduce negli orizzonti immensi del mistero di Dio e dell’uomo. Il Signore del mondo è il Dio dell’uomo, il suo Creatore, il suo Padre. Scrive san Tommaso d’Aquino: “L’amore ha impedito a Dio di restare solo”.
Noi possiamo invocare Dio come Padre perché ci è rivelato dal Figlio suo fatto uomo e perché il suo Spirito ce lo fa conoscere.
Scrive Tertulliano: “L’espressione Dio-Padre non era mai stata rivelata a nessuno. Quando lo stesso Mosè chiese a Dio chi fosse, si sentì rispondere un altro nome. A noi questo nome è stato rivelato nel Figlio: questo nome, infatti, implica il nuovo nome del Padre.

lunedì 1 marzo 2010

2 - Il Padre nostro è la preghiera della Chiesa

Padre Nostro
Le prime comunità cristiane pregano la Preghiera del Signore tre volte al giorno (Didaché 8,3) in sostituzione delle diciotto benedizioni della preghiera ebraica. Il Padre nostro è una preghiera essenzialmente comunitaria.
Scrive san Giovanni Crisostomo: “Il Signore ci insegna a pregare insieme per tutti i nostri fratelli. Infatti egli non dice Padre "mio" che sei nei cieli, ma Padre "nostro", affinché la nostra preghiera salga, da un cuore solo, per tutto il Corpo della Chiesa”.
Dal quarto secolo la preghiera di Gesù è collocata nel cuore della celebrazione della Cena del Signore (nella Messa). Essa è preceduta da queste parole: Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire...
Senza questo precetto esplicito del Signore nessuno avrebbe mai avuto l’ardimento di chiamare Dio: Padre nostro. Senza Cristo non avremmo mai saputo d’essere realmente figli di Dio e partecipi della natura divina e, dunque, non avremmo mai saputo quanto Dio ci ama.

Il Santo Natale - Commento di padre Fernando Armellini

Diffondi la Parola - Natale del Signore - 25 dicembre 2011

I Dehoniani

Watch live streaming video from dehoniani at livestream.com