giovedì 23 settembre 2010

8. Ora vediamo di capire come lavora Dio.

BraccioChe cosa significa, concretamente, per il battezzato il gesto di Cristo e della chiesa che è la confermazione? Che cosa realizza? Che cosa apporta in più rispetto al battesimo?
Siamo immersi nelle opere di Dio. Ora vediamo di capire come lavora Dio.
Dio è amore: le tre persone operano in perfetta unione. Ma - come abbiamo detto parlando del credo - la loro azione comune non si confonde: tutto comincia dal Padre, tutto è realizzato dal Figlio mandato dal Padre, tutto viene portato a compimento dallo Spirito Santo mandato dal Padre e dal Figlio.
Così il Padre crea il mondo, lo crea per mezzo del Figlio, e lo   per farne sgorgare la vita. Sarà sempre così. Per usare un’immagine, un’analogia tradizionale: il Padre è come il braccio da cui parte la forza e il movimento; il Figlio è come la mano che esegue; lo Spirito è come il dito che rifinisce e porta a termine. Così le persone divine formano un tutt’uno, agiscono sempre insieme, fanno la stessa cosa e nel medesimo ordine, ma a stadi diversi: il Padre progetta, il Figlio realizza, lo Spirito perfeziona. ...

venerdì 17 settembre 2010

7. Partecipiamo all’unzione del "Cristo" per continuare la sua missione.

catech33 Riprendiamo, a questo punto, quanto stavamo dicendo, qualche momento fa, riguardo al significato dell’olio.
Il sacro crisma usato nella confermazione è un olio di oliva profumato con essenze balsamiche.
Come abbiamo già detto, con l’olio, nella civiltà biblica, si curavano i malati, si consacravano i sacerdoti, i re e i profeti, si ungevano la testa o i piedi dell’ospite che si voleva onorare. Come fece Maria Maddalena con Gesù (Gv 12,1-8).
Gesù è detto Messia, Cristo, Unto, consacrato con una unzione spirituale interiore. Ciò significa che è invaso dallo Spirito Santo con il quale forma un unico Dio: l’uomo Gesù è "unto", imbevuto totalmente di divinità e di Spirito Santo.

mercoledì 8 settembre 2010

6. Unzione, gesto simbolico

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[#End of Shooting Data Section] Nel battesimo, al gesto dell’immersione nell’acqua, segue un’unzione con l’olio santo, un tempo su tutto il corpo, oggi solo sulla testa, per significare l’assimilazione del nuovo cristiano a Cristo. Infatti, Cristo e cristiano vogliono dire "unto", consacrato con l’unzione. Un’altra unzione costituisce l’apice della confermazione.
Per noi oggi la parola "unto" suona veramente male: unto, bisunto, sozzo, condimento grasso, ecc... L’olio, poi, ha ormai solo sentore di cucina e di garage. Ma nella medicina dell’antichità l’olio era uno dei medicinali più comuni: si faceva bere l’olio, lo si applicava come lozione, come unzione, come frizione, come impacco. L’unzione con l’olio veniva adoperata come mezzo terapeutico per guarire le ferite, per lenire i dolori, per regolare le funzioni organiche, per rinforzare le membra, ecc.: questo sarà il significato dell’olio nel sacramento dell’unzione degli infermi. ...

mercoledì 1 settembre 2010

5. Battesimo e confermazione, due riti diversi per due grazie diverse, ma complementari.

BATTESIMO X WEBI testi del Nuovo Testamento ci presentano il battesimo e la confermazione come due sacramenti distinti e nello stesso tempo collegati tra di loro. Leggiamo negli Atti degli apostoli: "All’udire tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Cosa dobbiamo fare, fratelli?". E Pietro disse: "Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo"" (At 2,37-38). E Paolo scrive nella lettera a Tito: "Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, traviati, schiavi d’ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell’invidia, degni di odio e odiandoci a vicenda. Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù d’opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna" (Tt 3,3-7).

Il Santo Natale - Commento di padre Fernando Armellini

Diffondi la Parola - Natale del Signore - 25 dicembre 2011

I Dehoniani

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