lunedì 27 aprile 2009

20 - "Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza" (Gen 1,26)

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In nessuna pagina della Bibbia troveremo una formula del tipo "un solo Dio in tre persone". Ma fin dalle prime righe della Genesi risulta la presenza di un grande amore attorno a una culla. Vi troviamo il nome del Dio unico in forma plurale -Elohim- e questo Dio creatore parla a se stesso al plurale:
"Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza" (Gen 1,26) come quando più persone si consultano fra loro e arrivano a una decisione comune. Infine facendo l’uomo "a sua immagine" lo crea coppia: "maschio e femmina; li creò" (Gen 1,27) col potere di generare: li creò trinità. Una trinità (padre, madre, figlio) "immagine e somiglianza di Dio".
Nel Nuovo Testamento, l’angelo annuncia a Maria: "Lo Spirito santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio" (Lc 1,55). Sono tre: l’Altissimo, lo Spirito santo e il Figlio di Dio.
Dopo il battesimo di Gesù il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto" (Lc 5,21-22). La voce del Padre sul Figlio prediletto e la discesa dello Spirito.
pensiero261008_2Gesù inizia il suo primo discorso pubblico con queste parole della Scrittura: "Lo Spirito del Signore è sopra di me" (Lc 4,18). "Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi" (Lc 4,21). Lo Spirito del Signore (del Padre) sul Figlio. Ancora la Trinità. Ecc.
Venuto ad abitare in mezzo a noi (cfr. Gv 1,14), il Verbo (ossia la Parola: colui mediante il quale il Padre ci parla), Gesù, non si comporta da professore, non impartisce lezioni sulla Trinità, non fa abbozzi geometrici (ricordate il triangolo con scritto "Dio"?!), non usa termini filosofici (natura, persona, essenza, sostanza). Vive semplicemente, vive com’è. Vive da Figlio unigenito del Padre. Ad ogni pagina del vangelo, Gesù ha nella mente e nel cuore la volontà del Padre, prega il Padre (lo chiama Abbà, Papà), vive esclusivamente per il Padre.
Gesù Figlio unico di Dio parla di suo Padre come di una persona nettamente distinta da lui (cfr. Gv 17,10). Tra lui e il Padre vi è distinzione netta e tuttavia unità perfetta: "Io e il Padre siamo una cosa sola" (Gv 10,30); "Chi ha visto me, ha visto il Padre" (Gv 14,9).
Verso la fine della sua vita Gesù annuncia una terza persona divina: "il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome..." (Gv 14,26). Uno Spirito perfettamente distinto dal Padre e dal Figlio.
La rivelazione, dunque, ci presenta delle persone distinte: Padre, Figlio e Spirito Santo, ognuna è persona distinta, e nello stesso tempo ci dice la loro unità in un solo Dio.
1153324651068Dalla risurrezione del Figlio e dall’effusione dello Spirito è nata la Chiesa alla quale Gesù ha dato un ordine: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo..." (Mt 28,19).
La vita della Chiesa è completamente penetrata da questo mistero trinitario (segno di croce, orazioni, sacramenti, ecc.). Essa non si preoccupa tanto di darci spiegazioni e ragioni, quanto piuttosto di intrecciare rapporti di familiarità con le persone divine, di farci vivere con esse e in esse, di metterci in comunione col Padre, col Figlio e con lo Spirito nella preghiera e nell’amore.

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