giovedì 14 ottobre 2010

1. L’Eucaristia

Eucaristia 2 L’eucaristia è il sacramento più grande. Al vertice dell’iniziazione cristiana sta l’eucaristia.
Il battesimo è l’immersione nella morte di Cristo. Ma Cristo è morto per risuscitare. Anche noi dunque siamo stati immersi nella morte di Cristo per partecipare alla sua risurrezione.
Ora esiste un sacramento della risurrezione: l’eucaristia. Il battesimo chiama l’eucaristia.
La confermazione è il sacramento dello Spirito di vita, dello Spirito che ha risuscitato Gesù dai morti (Rm 8,11). Anch’essa dunque conduce al sacramento di cui Cristo ha detto: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno (Gv 6,54). Così, l’eucaristia è il traguardo del cammino d’ingresso nella Chiesa, la vetta dell’iniziazione. ...


I SIMBOLI DELL’EUCARISTIA
Un nutrimento
Quello che noi chiamiamo giustamente il sacrificio della messa è stato istituito da Gesù come un pasto: La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda (Gv 6,55). Un pasto fraterno: Prendetelo e distribuitelo tra voi (Lc 22,17). Un pasto di pane e di vino.
Per effettuare questo insondabile mistero della fede Gesù utilizza un pasto fraterno di pane e di vino e questo simbolismo è parlante.
E cosa dice questo sacramento-nutrimento, questo prendete e mangiate?
Dice: vita; dice: comunione con l’universo e con Dio.
La prima verità che si impone a un essere umano è che, se cessa di mangiare, cesserà anche di vivere.
Mangiare il pane e bere il vino significa anzitutto vivere. Vuol dire collegare la propria vita a colui che è il creatore dell’universo e il padrone della pioggia e della messe, il Vivente.
Dio dà morte e fa vivere ripete la Scrittura (Dt 32,39; Tb 13,2; Sap 16,13). Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; in pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce... (Sal 23).
Come senza pane e senza vino, o qualcosa di corrispondente, i corpi più vigorosi subito vengono meno, così senza la forza del corpo e del sangue di Cristo, le anime più sante sono destinate alla morte (J. Wesley).
Il corpo e il sangue di Cristo sono fonte di vita divina per colui che mangia e beve con fede. Essi sono innanzitutto un cibo e una bevanda.
Per mezzo del cibo e della bevanda l’uomo comunica con l’universo e l’universo comunica con l’uomo.
L’uomo, immagine di Dio, figlio di Dio, è l’invitato perenne alla tavola del cosmo. Mangiando i frutti della terra integra il mondo con la sua carne e con il suo sangue.
Dio stesso, l’uomo-Dio, ha comunicato con il cosmo perché ha mangiato e ha bevuto. Ciò che ha mangiato è diventato il suo corpo e il suo sangue divini.
L’universo fornisce il pane e il vino che lo Spirito Santo trasformerà nel corpo e nel sangue del Signore.

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