lunedì 15 marzo 2010

4 - Sia santificato il tuo nome


Il nome, nel linguaggio della Bibbia, esprime l’essere, il carattere, la funzione di colui che lo porta. Il nome di Dio è Dio stesso come l’abbiamo conosciuto dal Figlio Gesù.
Sul finire della sua vita terrena Gesù ha detto al Padre: “Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo (Gv 17,6).
Domandare che il nome di Dio sia santificato vuol dire chiedere che egli sia conosciuto da tutti come il Santo (Άγίοσ significa non di questa terra), colui che è totalmente diverso da ogni altro essere, “il solo che possiede l’immortalità, che abita in una luce inaccessibile; che nessuno tra gli uomini ha mai visto né può vedere” (1Tm 6,16).
Nella Bibbia Dio è proclamato: Santo, Santo, Santo (Is 6,3). La triplice ripetizione indica l’assoluta santità di Dio: Egli è santissimo. Gesù ci insegna che Dio è il primo a santificare e glorificare se stesso: “Padre, glorifica il tuo nome! Venne allora una voce dal cielo: L’ho glorificato e di nuovo lo glorificherò” (Gv 12,28).
Dio glorifica il suo nome compiendo meraviglie nell’opera della creazione e nella storia della salvezza. Dio parla così nel libro di Ezechiele: “Io agisco non per riguardo a voi, gente di Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete disonorato tra le genti presso le quali siete andati. Santificherò il mio nome grande, disonorato tra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi (Ez 36,22-23).
Questa glorificazione del nome di Dio si compie definitivamente nel Figlio di Dio. Gesù dice: “Padre, io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare” (Gv 17,4).
La glorificazione del nome del Padre è la più grande gioia di Gesù. “In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto” (Lc 10,21).
Nell’acqua del Battesimo noi siamo stati santificati nel nome del Signore nostro Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio (1Cor 6,11). Ne consegue che dobbiamo santificare in noi il nome di Dio manifestando ciò che siamo diventati in Cristo. Gesù ci rivela la nostra identità e il nostro agire: “Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Mt 5,14-16).
Glorificare Dio è splendere della sua luce riflettendola sul mondo. È la missione della Chiesa: “Cristo è la luce delle genti, e questo santo Concilio, adunato nello Spirito Santo, ardentemente desidera che la luce di Cristo, splendente sul volto della Chiesa, illumini tutti gli uomini annunziando il Vangelo a ogni creatura” (LG 1).
Nell’ultima cena Gesù dice ai suoi discepoli: “In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli” (Gv 15,8).
L’apostolo Pietro ci esorta: “La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile, perché, mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere giungano a glorificare Dio nel giorno del giudizio” (1Pt 2,12).
Scrive san Pietro Crisologo: “Domandiamo che il nome di Dio sia santificato in noi dalla nostra vita. Infatti, se viviamo con rettitudine, il nome di Dio è benedetto; ma se viviamo nella disonestà, il nome di Dio è bestemmiato, secondo quanto dice l’apostolo: ‘Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra i pagani’ (Rm 2,24). Noi, dunque, preghiamo per meritare di essere santi come è santo il nome del nostro Dio”.
E Tertulliano: “Quando diciamo: "Sia santificato il tuo nome" chiediamo che venga santificato in noi, che siamo in lui, ma anche negli altri che non si sono ancora lasciati raggiungere dalla grazia di Dio; ciò per conformarci al precetto che ci obbliga a pregare per tutti, perfino per i nostri nemici. Ecco perché non diciamo espressamente: il tuo nome sia santificato "in noi"; non lo diciamo perché chiediamo che sia santificato in tutti gli uomini”.
Questa prima domanda del Padre nostro compendia anche le altre sei domande seguenti.
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