lunedì 5 gennaio 2009

6 - Padre Onnipotente


Dio ama ogni uomo e non lascia da parte nessuno. Cristo, "la luce vera, quella che illumina ogni uomo" (Gv 1,9), proietta su ciascuno un inizio di rivelazione. Non dobbiamo mai dimenticarlo: Cristo illumina ogni uomo. Il balbettio dei pagani, dei filosofi, dei sapienti, ogni conquista del pensiero umano sulla conoscenza di Dio è già un approccio con Dio. Ma per passare dal "dio ignoto" (At 17,23) alla conoscenza del vero Dio è necessario accogliere la rivelazione che questo Dio fa di se stesso attraverso la storia e in Gesù di Nazaret, nella Chiesa.
"Io credo in Dio Padre onnipotente". Notate! Noi non crediamo in Dio onnipotente. Noi crediamo in Dio Padre, professiamo il Padre onnipotente. Il termine Padre cambia tutto. "Dio" non ha più il significato di prima; e nemmeno l’attributo "onnipotente". Padre, infatti, è un essere amoroso e Dio, così, è un Dio d’amore. Nient’altro. Un Dio-Padre-Amore onnipotente.
Dio è il tenerissimo Padre di tutti e di ciascuno, la fonte di ogni paternità e maternità in cielo e sulla terra. "Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti" (Ef 4,6). "Piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome" (Ef 3,14-15).
Gesù ci ha insegnato a parlare con Dio chiamandolo "Padre nostro" (Mt 6,9). Prima di morire, Gesù riassume la sua vita e la sua missione con queste parole: "Padre, ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini" (Gv 17,6).
Il Dio rivelato dalla Bibbia è allo stesso tempo maestoso e familiare: Dio è la maestà, Padre la familiarità. La parola di Dio quando ci rivela il Padre non si richiama alla nostra esperienza di figli nei confronti dei nostri genitori. Ci rimanda invece alla nostra esperienza adulta di padre e di madre nei confronti dei nostri figli: "Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai!" (Is 49,15). "Quando Israele era giovinetto, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio. Ma più lo chiamavo, più si allontanava da me... A Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla guancia; mi chinavo su di loro per dargli da mangiare" (Os 11,1-4). "Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede pane, gli darà una pietra?... Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono" (Lc 11,11-13). Altri testi: Is 66,13; Sal 103,13; Pr 3,11-12; Lc 15,11-32; ecc.
Il filone sotterraneo della rivelazione è qui; questa è la chiave che ci apre il mistero di Dio: Dio-Padre rimanda all’esperienza dei genitori. All’esperienza dei genitori amorosi di cui la terra è piena, all’esperienza della tenerezza paterna e materna che i figli a loro volta proveranno quando saranno diventati adulti e sentiranno ciò che prima ignoravano quasi completamente: che cosa significa essere padre o madre.
Balzac fa dire al suo Papà Goriot: "Io ho veramente compreso ciò che poteva significare essere Dio, solo quando sono diventato padre". Dobbiamo aggiungere che anche i padri e le madri possono guardare al Padre celeste in una falsa ottica. Infatti la paternità o maternità umane, per quanto splendide, non possono "dare il la" a Dio. La cosa si pone nei termini opposti: la paternità di Dio viene per prima; questa paternità è fonte d’ogni paternità in cielo e sulla terra (Ef 3,15). Dio-Padre non è ad immagine dell’uomo-padre, ma è l’uomo che è creato ad immagine di Dio. Dio è infinitamente più Padre di quanto lo sia il migliore dei padri tra gli uomini. L’esperienza così eloquente della paternità umana ci può aiutare a intravedere ciò che può essere la paternità divina. Tuttavia il cuore paterno e materno è solo un pallido raggio dell’amore paterno di "Dio Padre onnipotente". In verità solo Dio è padre: "Non chiamate nessuno padre sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello dei cieli" (Mt 23,9).

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