venerdì 17 dicembre 2010

9. A tavola con i Dodici

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Venuta la sera, egli giunse con i Dodici (Mc 14,17). Dodici persone sono attorno a Gesù: amici, eccetto Giuda (Gesù lo inviterà a lasciare l’assemblea prima dell’eucaristia). Sono degli iniziati a cui egli ha fatto conoscere tutto ciò che ha udito dal Padre (cf. Gv 15,15).
Non ci si comunica senza disposizione di coscienza e di fede. Voi siete mondi, ma non tutti ha detto Gesù (Gv 13,10). E non ci si comunica da soli. L’eucaristia non è semplicemente un mangiare Cristo; è un mangiare Cristo insieme.
Questo insieme è già quello del semplice pasto umano, dove il cibo condiviso lega i commensali e spesso li riconcilia. Nell’eucaristia questo cibo è Cristo stesso: è lui che unisce i credenti, lui che è ricevuto da tutti senza essere diviso. Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane (1Cor 10,16-17). Alla mensa di Dio, è Gesù Cristo che ci unisce e non primariamente il fatto di essere insieme. ...
Gesù giunse con i Dodici. Non si dice: con Maria e i cugini di Nazaret... Siccome la pasqua ebraica si celebrava in famiglia, che cosa vuole indicarci il Signore con questa scelta? Certamente: Il tuo parentado è più vasto: ogni uomo è tuo fratello, perché ogni uomo è mio fratello.
La cena di Gesù, dunque, non è un pasto familiare, ma un pasto comunitario. La grazia di essere figli di Dio deve farci passare dal gruppo naturale, chiuso, ad una Chiesa aperta, radunata dalla fede in Gesù e dall’amore per Gesù, dall’amore vicendevole di tutti per tutti, dal primo all’ultimo venuto, di ogni razza e colore... di ogni età!
Come dai dodici figli di Giacobbe nacquero le dodici tribù che costituirono la totalità del popolo di Dio fino a Gesù, così dai dodici apostoli che sono l’embrione della Chiesa, Cristo ha fatto nascere la totalità del nuovo popolo di Dio, un popolo universale, cattolico.
Tutta l’umanità, dunque, è invitata attorno alla tavola eucaristica.

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