lunedì 15 novembre 2010

5. Eucaristia - Sacramento della creazione

La creazione di MichelangeloLa storia degli uomini, la storia della Chiesa, la mia storia personale cominciano con la creazione.
La salvezza dell’uomo è legata alle alleanze d’amore con Dio, di cui la prima è la creazione, il primo sacramento dell’incontro con il Padre.
La creazione è il primo gesto di amore per noi, un gesto sconfinato come l’universo. Un gesto permanente perché la creazione esce ora dalle mani di Dio come da una sorgente. O meglio, la creazione è il cuore di Dio che non cessa di donarsi. La creazione è il primo gesto di Dio per l’uomo come il concepimento è il primo gesto di amore dei genitori per il proprio bambino. È il primo gesto a cui ne dovranno seguire tanti altri fino a quando il figlio diventa grande come i genitori: fino a quando l’uomo diventa grande come Dio.
La creazione è dunque qualcosa che Dio sta perfezionando verso una migliore vita, coscienza, umanizzazione, divinizzazione. ...
 Come nei cromosomi è programmata e prodigiosamente miniaturizzata tutta la vita di un essere umano, eccettuate, è chiaro, le sue libere scelte; così fin dall’inizio, nei cromosomi del cosmo e dell’umanità, una forza vitale chiama e trae l’umanità e il mondo verso la pienezza e la realizzazione totale che è Dio. Questa forza è una Persona, il Verbo, il Verbo incarnato: Gesù Cristo nel cuore del mondo per trasformarlo e portarlo fino alla divinizzazione.
Fin dal principio (Gen 1,1; Gv 1,1), l’uomo e l’universo sono programmati da Gesù Cristo risorto. Il codice - cioè il senso scritto, ma segreto - il codice per un’autentica interpretazione del mondo è, come ci dice san Paolo, Cristo in voi, speranza della gloria (Col 1,27). Il Figlio eterno del Padre è l’alfa, il principio del mondo, e l’omega, il compimento. È il punto di partenza e di arrivo, e tutto ciò che vi è in mezzo. Creatore con il Padre e lo Spirito, con la sua incarnazione egli diventa anche creatura, uomo fra gli uomini, corpo fra i corpi, materia in mezzo alla materia, per condurre ogni cosa alla pienezza della vita divina, perché lui solo ne conosce la via, anzi, lui solo è la Via (Gv 14,6).
Per usare un paragone: egli non solo è il costruttore del bolide, ma si mette anche al volante e guida la corsa. Dirige l’evoluzione del cosmo e la trascina. Egli è generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra... Tutte sono state create per mezzo di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. Egli è anche il capo del corpo che è la Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti per ottenere il primato su tutte le cose. Perché piacque a Dio di far abitare in lui ogni pienezza (della divinità e dell’universo)... (Col 1,15-19).
Questo sconfinato movimento di divinizzazione è significato e realizzato, in maniera particolarmente intensa, dall’eucaristia. Con la consacrazione, il pane e il vino, elementi materiali del mondo, sono mutati nel corpo e nel sangue del Figlio di Dio. Per la potenza dello Spirito la creazione è investita dalla luce sovrana del Risorto e diventa la pienezza che è Cristo stesso. Si tratta di una progressione della materia verso l’uomo, dell’uomo verso Cristo, e di Cristo verso il Padre. Tale ritorno della creatura a Dio è significato, in maniera che supera tutti gli altri sacramenti, dall’eucaristia. Il momento della consacrazione, quando il pane e il vino, frutti della terra e del lavoro dell’uomo, diventano il corpo di Cristo, (questo momento della consacrazione) compie in un batter d’occhio il cammino dei secoli verso Dio. La creazione, nata dal cuore di Dio, ritorna nel cuore di Dio per esservi eternamente lode e gloria della sua grazia (Ef 1,6).
Nella eucaristia avviene per due elementi di questo mondo, pane e vino, ciò che deve avvenire per il mondo intero e per l’uomo stesso quando li si considera alla luce della risurrezione: Cristo tutto in tutti (Col 3,11), Dio tutto in tutti (1Cor 15,28). È l’eucaristia che guida e anticipa la fine dei tempi (non nel senso che accorcia l’esistenza del mondo, ma che ci dà un anticipo, una caparra, un assaggio) realizzando il divenire divino dell’uomo e dell’universo.
L’eucaristia è il grande sacrificio di lode attraverso il quale la Chiesa parla a nome di tutta la creazione. Infatti il mondo che Dio ha riconciliato con se stesso, è presente a ogni eucaristia: nel pane e nel vino, nella presenza dei fedeli e nelle preghiere che offrono per se stessi e per tutti gli uomini. I fedeli e le loro preghiere, poiché sono uniti nella persona del Signore e alla sua intercessione, sono trasfigurati ed accolti. Così l’eucaristia rivela al mondo ciò che esso deve diventare (Consiglio ecumenico delle Chiese, 1976).
- segue -

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