domenica 20 febbraio 2011

4. Il peccato è il male di Dio

Salmo 50
Non dobbiamo dimenticare che il peccato è anche il male di Dio proprio perché è il male dell’uomo. Dio è toccato dal male dell’uomo, perché egli vuole il bene dell’uomo.
Quando parliamo della legge di Dio non dobbiamo pensare a una serie di comandi arbitrari con cui egli afferma il suo dominio, ma piuttosto a una serie di indicazioni segnaletiche sulla via della nostra realizzazione umana. I comandamenti di Dio non esprimono tanto il suo dominio quanto la sua sollecitudine. Dentro ogni comandamento di Dio c’è iscritto questo comandamento: Diventa te stesso. Realizza le possibilità di vita che ti ho dato. Io per te non voglio altro che la tua pienezza di vita e di felicità. ...

Questa pienezza di vita e di felicità si realizza soltanto nell’amore di Dio e dei fratelli. Ora . Dio infatti è ferito dal peccato dell’uomo, perché il peccato ferisce l’uomo che egli ama. È ferito nel suo amore, non nel suo onore.
Ma il peccato colpisce Dio non soltanto perché delude il suo amore. Dio vuole intessere con l’uomo un rapporto personale di amore e di vita che per l’uomo è tutto: vera pienezza di esistenza e di gioia. Invece il peccato è un rifiuto di questa comunione vitale. L’uomo, amato gratuitamente da Dio, rifiuta di amare filialmente il Padre che lo ha tanto amato da dare per lui il suo Figlio unico (Gv 3,16).
Questa è la realtà più profonda e misteriosa del peccato, che può essere capita solo alla luce della fede. Questo rifiuto è l’anima del peccato in opposizione al corpo del peccato che è costituito dalla distruzione constatabile di umanità che esso produce. Il peccato è un male che nasce dalla libertà umana e si esprime in un no libero all’amore di Dio. Questo no (il peccato mortale) distacca l’uomo da Dio che è la fonte della vita e della felicità. Esso è di sua natura qualcosa di definitivo e irreparabile. Soltanto Dio può riallacciare le relazioni di vita e colmare l’abisso che il peccato ha scavato tra l’uomo e lui. E quando avviene la riconciliazione non si tratta di un generico aggiustamento di rapporti: è un atto di amore ancora più grande, generoso e gratuito di quello con cui Dio ci ha creato. La riconciliazione è una nuova nascita che fa di noi delle creature nuove.
- segue -

Nessun commento:

Il Santo Natale - Commento di padre Fernando Armellini

Diffondi la Parola - Natale del Signore - 25 dicembre 2011

I Dehoniani

Watch live streaming video from dehoniani at livestream.com